8 marzo, Festa della donna. Finché ci sarà bisogno di una ricorrenza da celebrare per restituire dignità e spazio all’altra metà della specie umana, l’8 marzo potrà essere l’occasione per un esercizio di memoria, un invito a prestare ascolto alle voci di donne – anche di un passato non troppo lontano – che sono rimaste in sordina o inascoltate.
Voci dei libri, voci dentro ai libri, voci intorno ai libri: sono molte, spesso quasi sconosciute, le donne che hanno investito il loro talento nelle professioni editoriali e che hanno impresso, con le loro idee e il loro impegno, una traccia nella storia culturale. Seguendo questa traccia si può tentare di rileggere – e riscrivere – da una più ampia prospettiva la storia, non solo della letteratura.
