L’anno che è appena iniziato merita che lo si celebri per ricorrenze felici, come quella di oggi: il centenario della nascita di Leonardo Sciascia. L’8 gennaio 1921, veniva al mondo in un angolo di Sicilia di saline e zolfare, dove gli sarebbe potuto toccare un avvenire da sarto – seguendo le orme di uno zio – se la sorte non avesse avuto in serbo per lui altre trame.

«Autore: Leonardo Sciascia», scriveva sulla copertina di uno dei suoi primi quaderni di scuola, presagendo un destino luminoso tra i libri. Amava la scrittura, a partire dal piacere fisico per gli strumenti dello scrivere – i quaderni, le matite, le penne, l’inchiostro: «Curiosamente, dell’inchiostro ricordo anche il sapore. Forse qualche volta l’ho bevuto». Ma l’incontro decisivo con la letteratura avviene per il tramite del cinema: dodicenne, scopre Luigi Pirandello con Marcel L’Herbier, nella versione cinematografica muta di Il fu Mattia Pascal.
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