Se dico Emilio Salgari – e lo dico con la pronuncia veneta che vuole l’accento sulla seconda a, a scanso di equivoci – penso alle avventure di pirati in località esotiche a un passo dall’Equatore. Ma quello che non si sa – o che si sa meno – circa l’autore che ha intrattenuto generazioni di lettori con le vicende dei Pirati della Malesia e del Corsaro Nero, è che la sua copiosissima produzione (oltre ottanta romanzi riconosciuti come autografi e pubblicati mentre era in vita) comprende anche un gran numero di racconti sommersi dati alle stampe presso vari editori, spesso sotto pseudonimo per sfuggire ai contratti editoriali in cui Salgari era impegnato, oppure apparsi su riviste.